Floriterapia o floripratica

La floriterapia o floripratica è una forma di trattamento olistico che utilizza essenze floreali diluite, per aiutare a migliorare l’equilibrio psicosomatico di una persona, attraverso le informazioni che ogni singola essenza floreale contiene come codice di informazioni all’interno della pianta. Ogni fiore contiene una forma di maestria differente, ad esempio se pensiamo ad una quercia abbiamo presente la sensazione di radicamento, forza solidità, mentre se pensiamo ad un fiore di prugno possiamo osservarne la delicatezza ma anche il suo fiorire improvviso ed esplosivo. Di conseguenza, a seconda della necessità, potremo attingere alla forza vibrazionale ed all’informazione più adatta al momento di vita. Ogni pianta è maestra.

La diffusione dei rimedi floreali è dovuta al Dottor Edward Bach medico ed omeopata inglese che visse a cavallo del 1900, noto per la creazione dei famosissimi “fiori di Bach”. Bach credeva nella medicina integrata, ovvero che la salute mentale e fisica fossero strettamente collegate e che molte malattie avessero una radice emotiva. I suoi rimedi floreali sono stati creati prima per cura personale e poi condivisi, per aiutare a trattare le condizioni emotive e psicologiche che Bach credeva fossero la causa sottostante di molte malattie. Questo pensiero è sempre più abbracciato da molti medici che hanno una visione olistica, medici con cui noi naturopati collaboriamo con risultati meravigliosi.

Secondo il Dottor Bach, i rimedi vengono preparati in due modi: per esposizione al sole, i fiori freschi vengono raccolti e posti in una ciotola di vetro con acqua di sorgente, e poi esposti al sole per alcune ore. Questo processo permette di trasferire l’energia e le proprietà dei fiori nell’acqua. Un altro metodo di preparazione è la cottura, i fiori vengono posti in una pentola d’acqua e fatti bollire per circa mezz’ora. Questo processo consente di spostare le proprietà dai fiori all’acqua. Dopo l’esposizione al sole o la cottura, l’acqua informata viene filtrata e mescolata con brandy per la conservazione. Questo preparato è il rimedio madre, che veniva diluito a sua volta con una concentrazione di 4 gocce per 30 ml di acqua con brandy. Oggi la diluizione cambia notevolmente, in base all’esigenze del ricevente, grazie al progresso degli studi sulla risonanza dei rimedi floreali.

Le essenze floreali vengono utilizzate per ripristinare l’equilibrio naturale, influenzano emozioni e pensieri, e possono essere utilizzate da sole o in combinazione con altri approcci terapeutici.

Le più conosciute includono i fiori di Bach, che comprendono 38 essenze floreali diverse, il repertorio dei fiori Californiani, che include 103 essenze, l’essenze Australiane, che comprendono 69 varietà, e i fiori animali Wild Earth, che non contengono parti dell’animale, infatti l’acqua viene informata nei luoghi dove vivono gli animali selvatici, per questo non è facile reperirle tutte con continuità. Nella mia esperienza personale e professionale questi sono i rimedi floreali con cui trovo maggiore affinità ed eccellenti sinergie.

Ogni essenza è associata a uno specifico stato emotivo e viene scelta in base alle esigenze individuali del ricevente. Può essere usata in purezza, quindi un solo tipo di fiore, o in combinazione,anche di diversi repertori, per la preparazione di un personale bouquet. Il metodo di utilizzo può essere per via orale, applicazione cutanea su punti energetici specifici, ad esempio chakra o punti di meridiani, mescolata con creme per aree estese, diffusa nell’ambiente con un bruciaessenze. La scelta del metodo e la conseguente efficacia, dipendeno dalla necessità e dal tipo di sensibilità, per qualcuno sarà meglio per via orale, per qualcun altro direttamente sul corpo e così via.

Durante una consulenza è possibile scegliere due tipologie  trattamento. Una è quella del fiore caratteriale, un fiore che ci rappresenta nelle sue qualità per similitudine e che possiamo usare per rinforzarci quando i nostri punti di forza vanno in discesa, ad esempio a seguito di eventi che ci mettono alla prova da vari punti vista. Ad ogni fiore viene attribuita una serie di qualità che determina un tratto caratteriale specifico ed è molto interessante da studiare anche per comprendere delle sfaccettature di se stessi. L’altra strada è quella di una preparazione che sia disegnata in modo specifico sull’evento che stiamo vivendo e può contenere anche il fiore caratteriale. Questo tipo di miscela, chiamato anche bouquet, varia nel tempo a seconda del periodo personale, della situazione psicofisica e delle sfide presenti sul cammino.

L’uso dei fiori è associato anche ad oli essenziali e pietre, con cui creano una sinergia straordinaria, utile ed efficace per tutte quelle persone che scelgono un cammino naturopatico.

 

n.b. li rimedi naturali non devono essere utilizzate come sostituti del trattamento medico, di farmaci o psicologico

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