QÌ del cielo anteriore e posteriore

Nella medicina tradizionale cinese l’energia viene chiamata, ki, qì, chi. Molte sono le discipline che ne portano il nome come tai chi, qi gong, ecc. Esistono moltissimi tipi di energia, ad esempio ogni organo ha la sua specifica e così via.

In questa pagina mi voglio soffermare su un concetto semplice ma estremamente utile, quello del qì del cielo anteriore e posteriore, ovvero l’energia che ci contraddistingue nel momento del  concepimento e quella da cui si trae nutrimento terrestre.

Nell’istante del concepimento l’energia dei genitori crea una nuova vita. In quel momento il loro stato vitale, sensazioni, salute, patrimonio genetico, ecc, vengono trasmessi al nascituro. Allo stesso modo la carta natale di quel momento influenza il nascituro, ovvero il piccolo ha già una sintonia con le forze del creato. 

Questo tipo di qì potrebbe essere letto come il dna ma in linguaggio esoterico è possibile leggere sia una parte fisica e in un certo modo controllabile, sia una parte celeste che non può essere controllata e porta con sè un corredo energetico che riguarda anche il karma e le vite passate. In pratica una parte materiale e visibile, una parte immateriale e non visibile, entrambe forti ed esistenti.

Il Qì del cielo anteriore non può essere aumentato né modificato ma può essere preservato e sostenuto grazie all’energia del cielo posteriore. Soprattutto è un tipo di energia che dovrebbe essere “spesa” in modo saggio.

Oltre all’energia del cielo anteriore esiste un’energia, detta in medicina tradizionale cinese “energia del cielo posteriore”, che arriva dai nutrimenti terreni ed è variabile per quantità e qualità.

Una buona amministrazione di questa energia può aiutare molto chi ha una debole energia del cielo anteriore aumentando la longevità e dando maggior benessere.

Chi nasce con un forte qì del cielo anteriore, farebbe bene ad avere comunque cura dell’energia del cielo posteriore, infatti chi ha una buona energia di nascita spesso ne abusa perchè non accusa particolari problemi a breve termine, purtroppo il crollo arriva tutto insieme in modo improvviso dando origine e situazioni fisiche, emotive e mentali piuttosto serie. Avere cura di sé è sempre bene per sè stessi e per i propri cari, sia per il bene che vogliamo loro che per non diventare un loro carico.

Questa visione precede di molto gli studi tra genetica ed epigenetica dove si possono vedere le predisposizioni individuali grazie alla genetica e le attivazioni e le disattivazioni che derivano dallo stile di vita. E’ quindi storicamente noto all’essere umano che usi, comportamenti, pratiche possono cambiare la vita in modo decisivo.

Oggi che abbiamo a disposizione pratiche igieniche e medicina, dobbiamo focalizzarci molto sulla qualità della vita non solo sulla longevità. Una buona vita è quando siamo padroni di noi stessi nella consapevolezza, nel corpo e nello spirito.

Alcuni aspetti su cui riflettere sono i seguenti:

Alimentazione, in primo luogo il carburante del corpo e la materia prima di cui ogni giorno scegliamo di comporci. Esattamente ogni volta che scegliamo un cibo o una bevanda stiamo decidendo quali elementi costituiranno il nostro corpo. Oggi c’è sicuramente più attenzione ed informazione, tuttavia siamo spesso portati a mangiare cibi pronti e veloci, spesso privi di vitalità così immagazziniamo carburante per andare avanti senza però curare la vitalità.

Ci sentiamo stanchi, apatici e qui di tono. Il cibo deve essere vivo, ad esempio scegli un pane integrale a pasta madre anziché un pane in cassetta, scegli un frutto fresco al posto del succo di frutta, verdura fresca e non surgelata. Fallo ogni volta che puoi, anche se non puoi farlo sempre per motivi di tempo. Progressi non perfezione, si fa quello che si può puntando al meglio.

Le impressioni, tutto ciò che possiamo captare con i sensi. I colori del luogo di lavoro o della casa sono a tutti gli effetti una forma di nutrimento che può essere rivitalizzante o deprimente. Allo stesso modo, suoni, odori, contatto umano entrano nel nostro corpo.

Ora guardati intorno ed osserva gli stimoli che arrivano, purtroppo molto spesso gli automatismi prevalgono e non diamo sufficiente attenzione all’odore di una stanza, magari se è cattivo ci si mette una pezza con un deodorante artificiale. Sarebbe molto diverso avere cura dell’ambiente scegliendo un olio essenziale naturale, diventa diverso per te e per la tua armonia domestica o lavorativa. 

Un cammino spirituale, è dimostrato scientificamente che seguire un cammino spirituale sia motivo di maggior benessere e di buon rapporto con la vita e la morte. Significa vivere in pace interiore anche gli eventi burrascosi della vita, dare senso al dolore e saperlo gestire senza farsi schiacciare. Un riferimento spirituale fa sentire connessi non solo con il divino ma soprattutto con gli esseri umani.

L’anima è una componente dell’essere umano e come tale necessita di nutrimento. Possiamo avere tutto ciò che vogliamo eppure non sentirci felici, soprattutto in un’epoca piena di oggetti è molto importante non identificarsi con essi e non esserne posseduti. La spiritualità permette di arrivare ad una gioia che non dipende da oggetti o situazione ma da uno stato di profonda connessione e consapevolezza interiori. 

Questi sono solo piccoli spunti che, come sempre, spero ti aiutino ad aprire delle riflessioni buone per la tua vita.

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